giovedì 15 maggio 2014

Un viaggio particolare - Sono spuntati i fiori

Un viaggio particolare
di Ezio Aiello

Un giorno, una pera di color verde smeraldo, un arancia, color arancio tramonto infuocato e una mela color rosso scarlatto, decisero di andare a Parigi, perché il candidato Pasquale Giacomino, il fruttivendolo vicino casa loro, li perseguitava per votarlo alle recenti amministrative del paese e li riempiva di mille fac simili. Così si incamminarono per l’aeroporto, appena arrivarono si accorsero che avevano dimenticato le valigie.

Per rifocillarsi e non arrivare col viso smorto, la pera si bevve il thè Sant’Anna, l’arancia bevve una lattina di Fanta, sua amica. 
Solo la mela rosso fuoco si portò una rosa profumata, lei non aveva bisogno di ingrassare, giàcche era grossa di natura, disdegnava le bibite gassate e zuccherate, beveva solo il cedro di mela. Figurarsi una vita come un barile di vino. 
L’arancia, la pera e la mela si accorsero subito che li attendavano dei posti riservati, in prima fila proprio per veri important – personal vip. 
Presto si sentirono importanti, più di quel fastidioso fruttivendolo che si sentiva già padrone della città.
Andarono in giro per Parigi con una limousine bianca e, quando passavano, tutti guardavano sbalorditi, molti si affollavano per scattare delle foto insieme a loro e vedersi magari pubblicati in qualche riviste strapiene di pettegolezzi.
Finalmente arrivarono al centro commerciale più importante di Parigi, La Fayette , pronti a comprare e a riempire sacchi con profumi di grande valore, Bulgari , Channel n 5, e a indossare abiti di Dior e gioielli Stroili. 
Ma quando scesero e si avviarono verso le profumerie, ebbero una visione orripilante. La pera aveva perso i suoi contorni ed era diventata colore marrone legno grezzo e scolorito; l’arancia cominciò a stranutire buttando muco giallastro dappertutto al gusto di arancia passata; la mela tutto sembrava ,tranne mela viva. A vederla l’avrebbero scambiata per un pallone sgonfiato, rugoso e bluastro. 
Avete fatto il passo più lungo del gambo. Frutti siete e frutto resterete per sempre. Disse una voce che mai riuscirono a scorgere da dove provenisse.
Il pubblico del centro commerciale, vedendoli in quello stato deboli e debilitati, impaurirti e disgustati, non vollero più fare foto con loro, chiamarono il diplomatico italiano, che li imbarcò e li fece tornare al loro paese. 
Tornati a casa trovarono la vera sorpresa. 
Il fruttivendolo, quel chiassoso disturbatore della quiete pubblica, era diventato sindaco. 




Sono spuntati i fiori
di Daniele Notaro

Un giorno il signor Benson , un uomo sessantenne, camminava per la strada ripida, che scendeva dalla montagna. 
Mentre camminava c’era affacciata al balcone la signora Ciunciullà, una donna dal nasone a patata, i fianchi larghi e che ama pulire sempre in modo esagerato. 
Stava pulendo la ringhiera, quando le scivolò la mano dal manico e l’acqua cadde dal balcone. L’acqua si versò tutta sul signor Benson,che disse: ohh ma sta cominciando a piovere? E’ meglio andare a casa perché il tempo ora peggiora e io ho i reumatismi. Dopo qualche secondo si accorse che non pioveva più, così continuò la passeggiata. Non si accorse di essere diventato una pianta con tanti fiorellini profumati. Lo capì solo quando le api lo assaltarono come dei banditi in una banca, per prendersi il nettare dolcissimo al gusto di lana pecorina.














3 commenti:

  1. Bei pezzi: il primo particolare, co sta frutta che va in giro per Parigi con l'intenzione di sottrarsi all'assillo del fruttivendolo per la sua elezione a sindaco, ma che ahimé! ritrovano proprio sindaco al ritorno e senza il loro contributo (per il si o per il no). E' un'ottimo spunto per una riflessione in riferimento alle elezioni del 25 cm. Del secondo, mi ha fatto sorridere la stonataggine del signor Benson. In entrambi i casi bravi e complimenti.
    L.I.

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  2. Tanta fantasia "in piccolo"! Complimenti a questi bimbi che sono cresciuti e diventano davvero bravi sempre più.
    Nina

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  3. Date una penna a un bambino, una immagine presa a caso o un'esperienza di vita vissuta ed ecco che la fantasia si mette in movimento ed elabora ottimi racconti Sono bambini di appena otto anni. Ma insieme, fin dalla prima elementare, abbiamo fatto tanti piccoli passi. E ancora ne faremo. Leggiamoli e incoraggiamo sempre queste attività. L.P.

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